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|  Alla fine, come aveva previsto, quel nudo integrale, annunciato sulla scena con enfasi in questi giorni dai media, è stato naturale per Roberto Bolle, che al San Carlo di Napoli ha portato Giselle nella versione di Mats Ek. Il pubblico decreta il successo per l'etoile della Scala di Milano e per la protagonista, Alessandra Veronetti, nei panni di Giselle, matta e leggiadra sul palco e molto applaudita. Per l'ultima scena era annunciato un inedito nudo integrale di Bolle, che subito dopo ha commentato: «È andata bene, senza particolare imbarazzo. Ero talmente nel personaggio che è venuto naturale. È l'epilogo del balletto, era parte del pathos, è andata bene così». Bolle si è esibito con la compagnia di ballo del Teatro San Carlo, «abbiamo fatto un bel lavoro assieme ed è stato un bel passo avanti per tutta la compagnia, che in futuro potrà lavorare anche su coreografie moderne». L'etoile aveva disposto che non vi fossero fotografi in sala durante l'ultima scena del balletto, ma moltissime persone del pubblico avevano cellulari e macchine fotografiche per immortalare la 'rivoluzionarià scena voluta dal coreografo svedese nella rielaborazione di Giselle del 1982, riproposta oggi da Pompea Santoro e Veli-Pekka Peltokallio (la musica è sempre quella di Adolphe-Charles Adam). «Sono contento di aver portato qui a Napoli anche una versione così moderna ed innovativa - ha commentato ancora Bolle - che ti mette alla prova fisicamente, che ti porta ai limiti. È stata una bella sfida, una bella emozione». Bolle ha ricordato di aver già portato al San Carlo Giselle nella versione tradizionale l'anno scorso: «È un bel confronto, una bella possibilità di approfondimento per il pubblico napoletano, che 'e sempre straordinario e che mi ha sempre accolto con affetto». Dietro le quinte, la città gli fa un omaggio: i due calciatori del Napoli Morgan De Santis ed Erminio Rullo gli regalano le magliette con dedica.
FONTE: www.leggo.it/
E PROPRIO UN BEL VEDERE   |
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