| Spinta dalla moda di scrivere trattati, poemi e racconti, anche io sono stata baciata dalla Musa del dolce scrivere. Da buona 2pacchina (grazie christi, because two is better than one) quale sono, che segue incondizionatamente le mode, voglio raccontarvi una storiella.
(Certo avrei mooolto di meglio da fare, ma chissenefrega!)
In quest´estate passata ci sono stati molti individui che cercarono sulla scia della grande Paola Frizziero di diventare dei personaggi. Non riuscendoci, anima pia e buona quale sono (è di moda!) ho deciso di darle una mano (a paole´ quanti mostri hai creato, meglio di Mary Shelley).
La mia storiella ha inizio in un grande centro commerciale con negozi di ogni genere.
Qui era proprietaria di un piccolo negozio di oggettistica una fanciulla dolce, dolce, dolce, più dolce del miele insomma. Questa fanciulla, chiamiamola UNO (i numeri, è dimostrato, sono di facile comprensione) aveva assunto come commesse delle fanciulle, anche esse dolce, ma soprattutto belle (perché si sa, si compra meglio se si ha una bella creatura davanti).
Queste si chiamarono DUE, TRE e QUATTRO.
La DUE si occupò dell´acquisizione della merce. La QUATTRO faceva la calzamaglia. A lei piaceva fare dei bei maglioncini colorati per i suoi nipotini.
Lo so ho saltato la TRE. Ma a lei veniamo dopo.
La UNO che era abbastanza soddisfatta dell´andamento del negozio, dato che pensava, male che poteva andare, poteva sempre vendere i maglioncini della QUATTRO ed in più vista la poca affluenza si poteva dedicare completamente alla lettura. Ora stava leggendo il Don Quixote.
Come in ogni buon centro commerciale che si rispetti, anche qui ci sono più negozi che vendono la stessa merce. A pochi passi da questo negozio ve ne era un´altro. Ma stranamente quest´ultimo era sempre pieno di clientela, che comprava e comprava e comprava.
La DUE, essendo stata in precedenza caporeparto in un altro negozio, si chiese come mai tutta quella gente, per lo più bambini, lo affollasse. Lei aveva lavorato tutta l´estate per far diventare il negozio una boutique di merce eletta, ma purtroppo con scarsi risultati. Chiese cosi alla UNO di potersi occupare delle pubbliche relazioni,per rilanciare il negozio e farlo diventare una boutique di merce eletta. La UNO acconsenti (in verità non l´aveva neanche ascoltata, dato che era tutta presa dal Don Quixote).
DUE prese in mano la situazione, ingrandì il negozio (per l´afflusso di gente che si aspettava era necessario più spazio) ed inizio a spargere lungo il tragitto (parliamo di bambini!) dei due negozi piccoli oggetti particolari. Infatti, qualcuno li raccolse, e presa dalla curiosità entro nella nuova boutique per comprarne altri.
Qualcun´altro invece decise di portarla a casa per lavarla (i bambini sanno che prima di usare qualsiasi cosa che si raccoglie da terra bisogna lavarla). È li ebbero una sorpresa (bella o brutta, dipende dai punti di vista).
Erano MADE IN CHINA!
...continua?
morale della favola
....... (spazio alla LIBERA interpretazione)
n.b. bevo decisamente troppi caffè, non dormo e mi vengono strane idee!
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