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Francesco Facchinetti: «Presto avrò un bimbo»

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gio2
view post Posted on 18/12/2010, 16:49




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Da X-Factor 5 a Mara Maionchi ad Alessia Marcuzzi, ecco le domande inviate dai lettori di Vanity Fair via Facebook a Francesco Facchinetti. E le sue risposte (con tanto di scoop)



Ecco le domande inviate dagli appassionati di Vanity Fair via Facebook (questa settimana potete intervistare Federica Pellegrini cliccando sulla fan page di Vanity Fair) al conduttore di X-Factor Francesco Facchinetti, e le sue risposte. Con un'avvertenza: leggete bene, dentro c'è il primo scoop dei lettori via web.
Veramente c’è il rischio che non si faccia X-Factor 5? (Marco Scansani)
«C’è. Come l’anno scorso. Come quello prima. E quello prima ancora. È un programma grande, ed è dispendioso, quindi passa sotto il vaglio di molte persone: sarà il direttore a decidere. Se dovesse chiudere, sarebbe un peccato vero: la metà dei ragazzi dai 16 ai 28 anni che iniziano a cantare, oggi, passano da Amici o da X-Factor. Tra Marco Mengoni, Noemi, Giusy Ferreri, le prime tre edizioni del talent-show sono valse più di un milione di copie vendute e primi posti in classifica come se piovesse. Se X-Factor finisse, farebbe male alla televisione. E io, da amante della musica, me la prenderei molto: non dico che m’incatenerei al cavallo di viale Mazzini, ma non escludo qualche atto di protesta».

Che cosa pensi di Mara Maionchi che andrà a fare il giudice di Amici? (Marco Scansani)
«Sono come San Tommaso, voglio toccare con mano, o comunque verificare: prima di tirare le somme, voglio accendere la Tv, e vederla seduta al banchetto di Maria De Filippi. Sarebbe come se il mio capitano, Javier Zanetti, dall’Inter andasse a giocare al Milan: ci rimarrei malissimo. Detto questo, è una donna che può decidere quello che vuole. A un’azione corrisponde una reazione, e la mia sarebbe di dispiacere vero».

Qual è stata la cosa che più ti ha messo in imbarazzo durante la conduzione di X-Factor? (Maria Paraggio)
«Una è già accaduta. E una accadrà. La prima, non è quella che pensate. Non è il litigio con Morgan, ma quando Giorgio Gori mi ha proposto di iniziare quest’avventura. “Tu sei completamente fuori di testa”, mi è venuto da pensare, perché per me era la prima volta, e significava anche tenere a bada quei tre: Morgan, appunto, Simona Ventura e Mara Maionchi. Mi sono messo a studiare. E ho acquisito sicurezza. La seconda volta: quando verrà Lorenzo Jovanotti da noi. È la persona che mi ha dato la possibilità di sognare con la musica, un mio mito. Quando l’avrò vicino sul palco e potrò fargli due domande: ecco, lì sarò emozionato, in imbarazzo».

Musicalmente, è più difficile piacere a tutti o fare innamorare qualcuno? (Sandro Della Penna)

«Se piaci a tutti, hai finito di fare musica, perché non stai più lanciando un messaggio. Quando si lanciano messaggi, non si mettono tutti d’accordo: si divide. Quindi, è più difficile fare innamorare».

Hai mai pensato di diventare uno dei Pooh? (Adelia Brigo)

«Quando ero piccolo, volevo fare o il contadino (avevo già capito che è dalla terra che viene tutto), o il papa, perché c’era Giovanni Paolo II, che si affacciava dalla sua finestra e regalava felicità e sorrisi al mondo intero. O, sì, uno dei Pooh: ho seguito più di duemila concerti sotto il palco. Mio padre mi faceva sedere sulle sue ginocchia, e mi raccontava le storie. Quando voleva mettermi in punizione, mi chiudeva in una stanza, costringendomi ad ascoltare Piccola Katy... Ma io e lui siamo due cose diverse, fortunatamente per lui».

Tra tutte le edizioni di X-Factor che hai presentato, chi è secondo te un vincitore mancato? (Manuela Bronzattti)
«Una persona che non ha vinto né avuto successo ma aveva tutte le carte in regola per, era Yuri, della seconda edizione: polistrumentista, molto simpatico. Da tenere d’occhio».

Avresti partecipato come concorrente a X-Factor? (Marina Valerio)
«Sì. Ma non avrei superato il primo provino. Perché di mio padre ho preso gli occhi, non la voce».

Che musica realmente ascolti? I tuoi gruppi e cantanti e preferiti? (Ilaria De Rossi)
«Ho sempre ascoltato musica a 360 gradi. È un’arte. Mica puoi dire: mi piace solo Andy Warhol e non Tintoretto. Questo è il momento della musica elettronica».

Che ne pensi del soprannome Fuckinetti che ti ha affibbiato con disprezzo Fabri Fibra? (Andrea Ferrari)
«Non posso dirvi come chiamo io lui. Fuckinetti è il mio soprannome. Ce l’ho tatuato nelle labbra. Con lui poi ci siamo sentiti condividiamo la passione per la musica e per il suo fratello, Nesly Rice: fantastico».

Tra vendere milioni di copie del tuo ultimo disco e la Marcuzzi cosa scegli? (Adelina Chianello)
«Per poter vendere milioni di dischi, bisogna avere qualcosa da raccontare: si è artisti di tristezza o felicità. Io appartengo alla seconda categoria. Preferisco stare con la mia donna, con Alessia: ora ho tante cose da potere scrivere. Senza lei, non avrei nulla»

Vorresti un figlio? (Stefania Antonio De Martino)
«Sì. Presto avrò un bambino».

FONTE : VANITYFAIR.IT

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