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- Ma si che grande idea VIAREGGIO inventa l'allegria
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| 1° capitolo
Il cielo terso di un azzurro intenso si fondeva con il mare, in un mix di colori che rendevano meravigliosa una giornata qualunque fatta delle solite cose…… Appollaiata con Camilla e Serena su una panchina del lungomare, ridevo a crepapelle ricordando i tempi lontani di cinque anni indimenticabili al liceo linguistico… Tutte prese dai nostri ricordi non c’eravamo nemmeno rese conto che il tono delle nostre risate era talmente forte da attirare l’attenzione di alcuni passanti curiosi di capire se la nostra eccessiva ilarità fosse dovuta a qualcosa che stesse succedendo nei dintorni….Ad un certo punto mi senti addosso lo sguardo un po’ troppo insistente di qualcuno, lo cercai e lo vidi guidare un maggiolone bianco stava aspettando che scattasse il verde per ripartire per chissà quale meta…….. I suoi occhi mi penetravano dentro e un brivido mi corse lungo la schiena, non appena si rese conto di aver catturato la mia attenzione, sorrise …..un sorriso bellissimo che mi ricordava qualcosa, qualcuno…..10 secondi e svanì nel nulla inghiottito dal frenetico e impetuoso traffico di Napoli…. Sembrava un principe moderno…….. Dopo il consueto incontro post università con Camilla e Serena tornai a casa, e mentre sfrecciavo sicura con il mio scooter verso casa mi sentivo elettrizzata e leggera e non capivo il perché…….. -Mamma sono a casa - ciao cara tutto bene? - ciao mamma faccio una doccia e volo in centro Non so perché mia madre notò qualcosa di strano e mi chiese – Paola mi spieghi quella faccia da ebete di una che cammina 3 metri sopra il cielo??? - mamma non so di che diavolo tu stia parlando, e prima di sparire in cameretta gli stampai un bacio sulla guancia… Mi infilai sotto la doccia e mentre mi asciugavo ebbi un flash che mi fece balzare il cuore in gola , il ragazzo visto sul lungomare nel maggiolone era lo stesso della sfilata ne ero sicurissima, avrei riconosciuto la sua bocca fra mille….. Non so perché quella sera ci misi più del previsto per vestirmi, ma poi alla fine optai per un look semplicissimo, jeans maglioncino giacchino di pelle nera e un filo di trucco……Serena mi aspettava al solito bar del centro per l’aperitivo del venerdì, Camilla come sempre la sera ci abbandonava per cullare le sue speranze d’amore con Simone……come non si rendesse conto che lui non l’amava, quando la cosa era palese a tutti, non c’era dato sapere…… Arrivata al pub salutai gran parte delle persone che sorseggiavano drink all’aperto nonostante il clima non favorevole, era una bellissima serata stellata ma faceva un gran freddo……Frequentavo quel posto da anni e le facce erano sempre più o meno quelle, ma nello stesso istante in cui misi piede dentro la sala mi assalì la medesima sensazione avuta nel pomeriggio sul lungomare, qualcuno mi stava guardando e pure insistentemente - Ciao Paola, stupenda come sempre…. - Umberto smetti di fare l’adulatore sai benissimo che con me non attacca - e lo so te o sono stronzi o non te li fili, più non ti vogliono più li rincorri - che scemo che sei , dammi il solito Ma appena mi girai con il bicchiere in mano per tornare da Serena, mi ritrovai vis a vis con la stupenda creatura che guidava il datato maggiolone bianco…..Mi mancò il fiato e per qualche secondo mi persi letteralmente nei suoi meravigliosi occhi neri….mi sorrise, e come una scema balbettai – permesso- ma lui non si scostò, lo fissai e lui mi disse - ti faccio passare solo se mi dici il tuo nome- ero praticamente ipnotizzata dalla sua bocca, e come una dodicenne impacciatissima bonfonchiai , stile Bridge Jones, - ah si il mio nome? Paola! Lui mi fissò e mi chiese – beviamo qualcosa insieme ? Feci silenzio, lui mi prese la mano e come un ‘automa lo segui…..mi condusse nel giardino del locale che era praticamente isolato, e ci sedemmo sopra ad una panchina lontana dalla sala centrale……Ero seduta ma le mie gambe erano molli……lui mi fissava, mi feci coraggio e chiesi: scusa eri così sicura che fossi venuta qui con te, lui non staccandomi gli occhi di dosso rispose – Si- - ma cosa te lo ha fatto pensare? – il tuo dolcissimo sguardo di un mese e mezzo fa - ……Lo guardai allibita era proprio lui, il ragazzo della sfilata e cosa incredibile si ricordava di me!!! - ma che hai avuto un colpo di fulmine? Non mi stacchi gli occhi di dosso – Quando una persona mi piace la guardo parecchio, e tu mi piaci tanto….- Degluitiì la saliva, non era possibile che stesse succedendo proprio a me, che una creatura del genere avesse notato una normalissima ragazza come me????????? Mi abbandonò per pochi minuti e quando tornò aveva in mano una bottiglia di champagne e due calici….. appoggiò il tutto sulla panchina mi guardò di nuovo e di botto mi disse – sai che dal giorno della sfilata io ti ho pensato tanto , direi troppo….- lo guardai e gli chiesi – cosa significa questo? – significa che mi interessi – di nuovo un brivido mi percorse la schiena……lui se ne accorse e mi disse - facciamo un brindisi – versò lo champagne nei calici me ne porse uno e mi disse- alla tua- imbranatissima mi versai un po’ di champagne addosso e lui rise – sembro una cretina o forse lo sono veramente – no assolutamente , io sono un po’ emozionato, un po’ tanto, perché guardarti negli occhi non è semplice, anzi il contrario – non sapevo cosa dire e mi prese a ridere – poi di botto gli chiesi – non stare così lontano…….si avvicinò e insieme alzammo la testa al cielo guardando le stelle…….Non sapevo più cosa fare e lui se ne rese conto, si alzò scomparse per brevi secondi, il tempo di tornare e mi chiese di ballare con lui, come per incanto partì la musica , mi ritrovai come se fosse la cosa più naturale del mondo fra le sue braccia, era una canzone dolcissima……- io devo andare gli dissi, ci salutammo con alcuni baci sulla guancia e lui disse –possiamo continuare fino a domani……..- non posso - risposi……..m’allontani di pochi passi, mi girai lui bellissimo sotto la luce della luna mi fissava, - scusa il tuo nome? – CRISTIAN
Edited by polis71 - 1/10/2009, 23:18
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